Centro internazionale per l’Unità e la Pace, Gerusalemme

Spiritualità, studio, dialogo, formazione

Visitando Gerusalemme nel 1956, Chiara Lubich ebbe l’opportunità di conoscere la scala romana presso la Chiesa di San Pietro in Gallicantu che una tradizione collega al momento successivo all’Ultima Cena in cui Gesù chiede al Padre “che tutti siano una cosa sola” (Gv 17,21).  Chiara espresse il desiderio di costruire un giorno un centro nelle sue vicinanze.

Negli anni ’80 si apprese dell’intenzione dei Padri Assunzionisti (Congregazione degli Agostiniani dell’Assunzione), proprietari del sito di San Pietro in Gallicantu, di vendere parte del loro terreno.

Nel 1989 la Santa Sede diede il consenso all’acquisto dell’appezzamento (8.918 mq). Nel novembre 2003 fu firmato l’accordo per la cessione definitiva del terreno al Focolare. Il progetto di costruzione è stato approvato nel 2016.

Il Centro Internazionale per l’Unità e la Pace è ideato come struttura polifunzionale adatta ad ospitare eventi ed iniziative di varia natura a livello internazionale e locale. Parte integrante del progetto è lo spazio aperto circostante, dove le aree di sosta si alterneranno a zone verdi, facilitando così la socializzazione e le attività interattive.

Gli obiettivi del progetto sono:

  • creare uno spazio di incontro e di preghiera tra cristiani di diverse Chiese;
  • promuovere il rispetto, la tolleranza e la capacità di convivenza attraverso la conoscenza reciproca e il dialogo tra fedeli di diverse religioni;
  • offrire uno spazio di studio e ricerca in ambito interculturale, ecumenico e interreligioso;
  • offrire incontri di scambio, corsi di formazione e attività di volontariato a livello internazionale e locale per giovani adulti e adolescenti; offrire ai giovani cristiani opportunità di discernimento vocazionale;
  • offrire incontri e corsi di formazione nel campo dell’educazione alla pace;
  • creare percorsi interculturali per i pellegrini e i visitatori della Terra Santa, in modo da sviluppare una cultura del dialogo attraverso la conoscenza dell’arte e dei luoghi santi;
  • offrire un messaggio di fraternità e di pace anche agli occasionali visitatori locali e agli abitanti dei dintorni.

Vedi https://icupj.org/ per maggiori informazioni.