Il Focolare in Terra Santa

Dai primi anni ’70 ad oggi

La presenza del Focolare in Terra Santa risale ai primi anni ’70.  Il suo impegno si dispiega in diversi ambiti:

  • formazione spirituale dei cristiani locali;
  • promuovere iniziative ecumeniche e partecipare alle attività ecumeniche organizzate dalle varie Chiese presenti sul territorio;
  • favorire l’incontro e il dialogo tra singoli e gruppi di cristiani, ebrei e musulmani;
  • accoglienza dei pellegrini.

Alcune date:

Marzo 1956:     Chiara Lubich venne una sola volta in Terra Santa, accompagnata da alcuni membri del Focolare e da alcuni religiosi. Il motivo del viaggio era la visita a p. Andrea Balbo, francescano italiano, da qualche anno vicino allo spirito dei Focolari. Il suo soggiorno in Palestina durò sette giorni.

Visitando la chiesa di San Pietro in Gallicantu a Gerusalemme, Chiara vide i resti di una scala in pietra di epoca romana. Le fu detto che, secondo una tradizione, Gesù scese quei gradini dopo l’Ultima Cena, diretto al Getsemani, e che lì pregò il Padre “che tutti siano uno” (Gv 17,21). Racconterà in seguito: “Ricordo che lì, sui gradini di pietra, ho sentito un desiderio ardente nel mio cuore. Lì vicino c’era un piccolo spiazzo erboso: costruire un focolare, portarvi delle persone che, finché fossero vissute, avrebbero consacrato la loro vita a tenere Gesù in mezzo a loro, perché Lui fosse ancora lì, presente spiritualmente, come lo era stato fisicamente” (Grottaferrata, 25 luglio 1960).

Primi anni ‘70:    don Armando Bortolaso, salesiano che aveva conosciuto i Focolari in Belgio, è insegnante presso la scuola “Don Bosco” di Nazaret. Intorno a lui alcuni giovani accolgono lo spirito del Focolare, formando un gruppo che pian piano cresce. Don Armando diverrà poi vescovo di Aleppo, in Siria. È morto l’8 gennaio 2019.

1974:     Nella settimana di Pasqua si tenne a Nazaret la prima Mariapoli. Mariapoli significa “città di Maria” – riferito alla Madre di Gesù – ed è l’incontro annuale dei Focolari in cui persone di tutte le età ne approfondiscono la spiritualità.  I partecipanti furono un centinaio, di vari riti e chiese.

Da allora incontri simili si sono tenuti fino ad oggi in diversi luoghi della Terra Santa.

1977:     Chiara Lubich riceve a Londra il Premio Templeton per il progresso nella religione. Tra le tante persone riunite in quell’occasione, a essere colpiti dal suo messaggio universale sono anche i fedeli di altre religioni. Quell’evento fece capire a Chiara che era giunto il momento di aprire una casa a Gerusalemme.  Nel novembre dello stesso anno due focolarine, Miriam Girardi e Rösli Imfeld, lasciarono il porto di Venezia per la Terra Santa. Lo spirito dei Focolari si diffuse inizialmente tra gli arabi cristiani.

Attualmente il Focolare è presente sia in Israele che in Palestina e vi aderiscono centinaia di persone – adulti, giovani, bambini – secondo diverse forme di impegno: soprattutto cristiani, ma anche ebrei e musulmani.

Anni ‘80:    Al Focolare viene offerta l’opportunità di acquistare un terreno adiacente al Gallicantu e l’idea di costruirvi un centro prende gradualmente forma. Chiara dà quattro orientamenti fondamentali per il progetto: spiritualità, studio, dialogo e formazione (vedi la pagina Centro internazionale per l’Unità e la Pace).

2011 e 2019: Maria Voce (Emmaus), prima Presidente del Movimento dei Focolari dopo Chiara Lubich, visita la Terra Santa in due occasioni durante il suo mandato.

Nel febbraio 2019 depone una medaglia nel terreno dove sorgerà il futuro Centro Internazionale per l’Unità e la Pace.

Gennaio 2021: Margaret Karram, araba cattolica di Haifa, è eletta Presidente del Movimento dei Focolari.

Vedi anche in ‘Le nostre storie‘, and in ‘focolare.org‘.